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Parlando di Biagio Chiesi è subito priorità evidenziare e considerare lui come uomo e persona di grande sensibilità e poetica. Che ama con sincerità la sua professione: dotato d'una spontaneirtà peculiare e espressività nel creare. Ci lega da molto tempo amicizia infinita pari a un affetto familiare, senza per questo stravolgere il quoziente di valutazione delle sue opere. opere valorizzate da uno spirito e direi da una filosofia originari libici. Ed ecco Biagio, pittore coerente, personale taglio dei suoi paesaggi come del resto i ritratti che rispecchiano la versatilità dell'artista. Il Chiesi è stimolato dal presente e proiettato nel futuro: una evidente anticipazione, considerando certi suoi tipi di paesaggi en plain air d'impronta informale. Ma la chiave di lettura è più ampia: siamo davanti a quadri dove c'è ben oltre al visivo. L'atmosfera rarefatta, onirica, onora la sua sensibilità e lo completa come artista e come uomo, in un avvenire di allargato interesse a livello nazionale e internazionale. Fortuna nostra se oggi possiamo ammirare lo scenario di questo pittore di ceppo tradizionale, ma con un'ottica unica e personalissima.

Luciana Fabbrini Pasquini

 

 

 

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